Ieri era un bel giorno

Ieri sera tornato a casa mi sono detto “perchè no?”. Ero solo, e avevo un pò di tempo, come non capitava da mesi.

Drogarsi non è poi così immorale come si vuol far credere ed è più diffuso di quanto si possa pensare, lo facciamo tutti i giorni, in modi più o meno costruttivi.

E così ho preso i crackers aperti che erano lì , quelli del giorno prima, che non croccano più ma non hanno ancora quel sapore che ricorda vagamente la muffa e ho pulito l’ultimo pezzo di formaggio, senza tagliarlo a fette, così, a morsi, senza il piatto.

Non sono stato a scegliere l’album giusto, l’avevo già deciso prima di chiedermi “perchè no?”, ho solo dovuto cercarlo perchè i cd ormai dal trasloco non sono più in ordine alfabetico.

La nostra stronza di una cagnetta non sembrava curarsi di potermi rovinare il momento e continuava ad uggiolare in attesa della padrona. L’ho chiusa fuori dal salotto. Fanculo anche te. La gatta invece mi guardava soddisfatta, un pò per lo smacco subito dalla sua rivale un pò perchè sentiva che c’era qualcosa nell’aria.

Ho premuto il tasto triangolare dello stereo e mi sono deduto sul divano, a sgranocchiare lentamente e assaporando i suoni. L’ultima volta che mi ero ascoltato i Pink Floyd così non era un bel momento. Ieri si, era un bel giorno, ed era mio.

“Astronomy Domine” mi ha portato via per un pò , toccandomi, offrendomi la dose di cui sentivo bisogno da tanto tempo. E niente, è così, certe cose stanno sull’Olimpo, e ai suoi piedi ci siamo noi.

15 Risposte to “Ieri era un bel giorno”

  1. No vabbè degno della tagliente zozzeria di un Welsh qualsiasi!

  2. Le persone che tengono in una stessa casa cani e gatti sono obbligati ad una convivenza di lotta forzata. Io, si sa, sono una brutta persona e infatti ho solo una tartaruga per lo più autosufficiente.
    La solitudine salva la vita e io, al posto dei crackers, mi sarei drogata davvero.
    Quanto ti voglio bene Jack per questa cosa che sei felice.

    • A volte tra le righe ci sono cose diverse da quelle scritte, e ci piace , ad autore e lettori, riempirle di cose nostre, che mai saranno uguali tra loro.
      Ad esempio, fosse per me il gatto, per quanto mi affascini, se ne starebbe fuori casa. Oppure , se ne avessi avuto a portata, una canna ci sarebbe stata da dio. E la felicità … beh quella è tanta, tanta fatica, e ripagata solo raramente… Per questo è così preziosa, credo.

  3. I momenti tutti per noi sono importanti. Penso che dovremmo costruirceli anziché aspettarli.
    Bel post che mi ha trasmesso tante sensazioni, ero lì con te a sgranocchiare formaggio e cracker del giorno dopo 😉

  4. Silver Silvan Says:

    Che tristezza. Umberto D mette più allegria.

  5. Io invece non so ritagliarmela, la felicità. Nemmeno un pezzettino.

    E’ perché non so di cosa è fatta. Se fosse di seta, la ritaglierei da un vestito. Se fosse di aria, andrei a respirare in riva al mare. se fosse di ghiaccio, mi farei un mojito.

    Di cos’è fatta la felicità? Va a peso, a metro, a ore?

    • credo non l’abbiano ancora inserita nel Sistema Internazionale delle Misure, perchè non si riuscivano a stabilire a quanti kg di felicità del Tiramisù di Paolo corrispondeva 1 km di felicità in bici di Marco. Questo ci potrebbe far pensare.
      Nel tuo caso se andassi con un bel vestito a berti un mojito in riva al mare avresti buone possibilità di azzeccare un giusto mix. Anche perchè, se dura fino al giorno dopo, forse non è felicità, I suppose

  6. Ma che bel post ! Contenta di averlo letto stamattina , con la calma e la pigrizia di una domenica mattina di gennaio. Meglio di così 🙂
    Pink Floyd e formaggio , sorriso di beatitudine stampato sul viso . Dura un attimo
    Abbraccio

  7. E comunque ” mother” e’ ancora quella che preferisco

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