perchè vale la pena
Trovare qualcosa per cui valga la pena vivere è sicuramente invidiabile.
Ma vivere per qualcosa per cui valga la pena morire lo è di più.
Intorno c’è solo povertà.
Trovare qualcosa per cui valga la pena vivere è sicuramente invidiabile.
Ma vivere per qualcosa per cui valga la pena morire lo è di più.
Intorno c’è solo povertà.
8 gennaio 2015 a 15:54
Condivisibilissimo!
17 gennaio 2015 a 16:42
Non ci vuole molto. Sono i suoi, di post, che fanno schifo.
8 gennaio 2015 a 19:34
Di quelli che credevano di aver trovato qualcosa per cui morire, che sono un’altra categoria ancora.
8 gennaio 2015 a 20:35
Vero.
Mi hai messo pensieri…
9 gennaio 2015 a 04:09
Qualcosa per cui valga la pena morire… è qualcosa che non gioverà a te ma agli altri, giusto? Forse allora non può essere messo sullo stesso piano di qualcosa per cui valga la pena vivere. Io li reputo fantastici entrambi (anche se del secondo ho un po’ paura).
9 gennaio 2015 a 07:06
in realtà si può interpretare in tanti modi… me ne sono accorto dopo, ma dato che mi faceva pensare mi è piaciuto e l’ho lasciato così.
ne scriverei per ore, ma forse è più bello lasciare spazio ai pensieri. Tra l’altro la maggior parte di cose che ho letto in giro riguardo i fatti di questi giorni sono di una banalità sconcertante quando non proprio spaventose.
11 gennaio 2015 a 10:41
Io non trovo né l’una né l’altra. Altrimenti avrei fatto figli.
13 gennaio 2015 a 07:26
Spesso sono un atto di egoismo, è vero. Effettivamente non è semplice indicare un qualche ragione, ma sempre meglio di chi dice “la maggica”.
11 gennaio 2015 a 10:44
E più ci penso, più mi sembrano stupide entrambe le soluzioni “vivere per qualcosa” e “morire per qualcosa”. Più assurde del teatro di Beckett.
12 gennaio 2015 a 21:28
Cosa fa, pubblica solo i commenti ad hoc?
13 gennaio 2015 a 07:00
in che senso?
13 gennaio 2015 a 22:34
Silver Silvan Says: Il tuo commento deve ancora venire moderato.
11 gennaio 2015 at 10:44
E più ci penso, più mi sembrano stupide entrambe le soluzioni “vivere per qualcosa” e “morire per qualcosa”. Più assurde del teatro di Beckett.
Rispondi
14 gennaio 2015 a 07:15
Strano.. .io lo leggevo come normale ma in effetti nel pannello mi chiedeva di moderarlo. Tra l’altro la moderazione è una cosa che non mi interessa (anche se effettivamente evita un pò di bot) solo che è automatica.. e chi è già stato autorizzato non mi viene più chiesto. Si vede che il sistema, anzi il Sistema, la riconosce come individuo pericoloso e da tenere sott’occhio Silvana! 😉
15 gennaio 2015 a 20:06
Certo, certo, sono pericolosissima per la virtualità. Troppo sole nel buio e nella nebbia.
15 gennaio 2015 a 22:52
Perché vale l’appena.
16 gennaio 2015 a 06:52
uff..devo riuscire a far mettere il pulsante “mipiace” anche ai commenti, anche se fa un pò bimbominchia. qui ci stava bene.
17 gennaio 2015 a 14:21
L’ha scritto, no? Basta e avanza. La prego, non di abbassi ad includere il pollicione a sproposito. Piuttosto le for una martellata sullo stesso.
17 gennaio 2015 a 14:43
no dai, allora evitiamo entrambe le cose, sarà un mondo migliore!
17 gennaio 2015 a 16:39
Sarà, ma per un attimo mi sono divertita a pensare a un sacco di pollicioni fasciati presi a martellate!
18 gennaio 2015 a 10:50
purchè non siano i miei…
19 gennaio 2015 a 21:39
Perché? Tutti i pollicioni che si vedono sul web sono suoi?!
20 gennaio 2015 a 07:06
no. voglio solo evitare martellate
16 aprile 2015 a 15:28
Vero…
Come stai??
16 aprile 2015 a 16:17
preso da un sacco di cose, alcune belle altre meno, tutte impegnative. Tutto sommato direi bene grazie,
E Tu ?
16 aprile 2015 a 16:49
Tutto sommato direi idem! 🙂
25 aprile 2015 a 06:32
Guardi che dire idem, di questi tempi, può assumere insospettate valenze politiche.
29 gennaio 2016 a 07:03
Ciao jack , a quanto vedo sempre gentile , anche con gli ignoranti . Bravo!
Un abbraccio
Mariagrazia
29 gennaio 2016 a 14:33
ricambio volentieri
4 febbraio 2016 a 18:04
Ah, lei deve intendersene di ignoranti, viste le frequentazioni.
5 febbraio 2016 a 12:47
confermo le pessime frequentazioni ma per limiti miei tendo a non intendermi mai di nulla
22 ottobre 2016 a 21:40
Il commento non era per lei.