Anarchia
Provenendo dalla culla dell’Anarchia non ho potuto fare a meno di non restare colpito da queste bellissime parole.
“non c’è responsabilità senza scelta, non c’è scelta senza libertà e non c’è libertà dove esiste imposizione”
da Metilparaben
cosi, un appunto di viaggio prima di partire 🙂
1 giugno 2012 a 11:46
uhm… c’è anche la responsabilità per la non-scelta, secondo me…
ma forse è un altro discorso. 🙂
1 giugno 2012 a 11:49
Condivido. Ma di fatto la non-scelta è una scelta, solitamente. Scegli di non-agire.
1 giugno 2012 a 11:54
vero. 🙂
ho letto l’articolo. ma credo che gli anarchici pretendono un senso di maturità e consapevolezza che la maggioranza degli italiani non hanno. Insomma, bisogna sempre tener conto delle carte che hai in mano per poter decidere il tipo di gioco.
Vero è che bisognerebbe tendere a formare degli italiani più maturi e consapevoli. In questo senso, è assurdo come venga maltrattata la scuola pubblica, che invece dovrebbe essere oggetto del massimo della cura. Ma si dice che questo sia voluto. Marystel ne era la prova provata ;-)p
12 giugno 2012 a 20:34
uhm
12 giugno 2012 a 21:15
uhm-bis
12 giugno 2012 a 21:39
riflettevo sul silenzio del tenutario del blog.
si starà riprendendo dalla vacanza.
13 giugno 2012 a 06:12
In effetti cara mia è proprio cosi 🙂
So che ti manco ma dovevo smaltire un numero imbarazzante di email.
Anzi ti fo un post apposito !
Ma ti leggo eh 😉
13 giugno 2012 a 10:19
Pure io riflettevo sul suo silenzio-scritto. Perché il silenzio-visuale era finito da un pezzo.
(ghghghgh!)
13 giugno 2012 a 10:54
in realtà poi se proprio dobbiamo parlare di riflettere, dovrebbe farlo il silenzio-immagine … (dove stiamo andando a parare?)
13 giugno 2012 a 13:44
mi manchi???
13 giugno 2012 a 13:46
Ssshh… lascia che il tuo inconscio giunga alla consapevolezza autonomamente!