che splendida serata

Allenamento è anche caricarsi di tutto il fardello e andare dove si deve, anche e soprattutto quando non se ne ha minimamente voglia.

E ieri sera dopo la pessima giornata mi sono trovato sugli stretti banchettini per il seminario di Giapponese con il Maestro Murata.
Cosi come piuttosto che ripetere 99 volte a memoria una coreografia, un movimento, una tecnica è meglio eseguirla una volta, capita che le cose le capiamo meglio se le sentiamo appena sotto la pelle, più vicino al cuore che non alle orecchie.

Con tutta la mia delusione e la sensazione di incapacità di poter cambiare alcune cose, mi sono trovato immerso in un mondo sempiterno, tra il 1300 ed il duemila, in cui le cose non venivano giudicate in bianco e nella scala di quanto il nero si discosta dal bianco, ma nella loro totalità della scala dei grigi.
Dire Yin e Yang ormai è abusato e banalizzato ma la delicatezza con cui il Maestro ci ha raccontato rituali e intenzioni, le percezioni differenti …è stata quasi commovente.

Pur nella mia ignoranza e fossa di pregiudizi non posso che ammirare sempre di più alcuni aspetti di questo popolo estremamente saggio e controverso. Ma credo che alla fine il loro sia solo un metodo, probabilmente molto in risonanza con il mio Io, di indicare la Via. E su questa devo cercare di camminare.

sono sereno. E comincia il giorno.

16 Risposte a “che splendida serata”

  1. piumedangelo Says:

    Che belle parole hai scritto

  2. Mi piace questo concetto che hai espresso, che a volte si sente meglio e prima con il cuore che non con le orecchie. Ma quanti anni hai, vecchio saggio? ;-)p
    Però è vero che è un bel post anche questo, ed è come la risposta a quello precedente, una risposta di fiducia e speranza.
    Ciao. 🙂

    • Ehehe … ne dimostro più di quelli che ho a volte temo (Miiii sono vecchio dddentro!!!)
      Cosi come sulle lettere sembro una persona migliore di quello che sono 😉

      Ora ti saluto che vado a fare sgambetti alle vecchiette

      • no, si vede che sei un adolescente imberbe ;-)p
        E… una delle vecchiette, sarebbe la mia cara adorabile amica di nome Straf? Non è tanto vecchietta, è una bimba ancora in pre-pubertà. :-)p

  3. mi piacciono molto, questi post.
    mi piace il tuo modo di affrontare la vita.

    • Anche a me piacciono. Sono una delle espressioni delle mie catarsi (leggi bene, sarò vecchio ma non ho detto “catarri”!).
      A volte scrivere aiuta, “ma che te lo dico a fare?” (cit. , vediamo chi indovina di cosa).
      Un’altra è sfiancarsi nel dojo, e per fortuna è in programma stasera… dopo la lezione di Murata ho proprio bisogno di “sentire” con il corpo.

      PS: scriverò presto della sua lezione sull’estetica giapponese, è stata magnifica.

      • anch’io sono un po’ vecchietta dentro, pazienza…
        aspetto il post sull’estetica giapponese, b.

        p.s. donnie brasco, caro 😉

  4. dimmi che non hai googlato …

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