che splendida serata
Allenamento è anche caricarsi di tutto il fardello e andare dove si deve, anche e soprattutto quando non se ne ha minimamente voglia.
E ieri sera dopo la pessima giornata mi sono trovato sugli stretti banchettini per il seminario di Giapponese con il Maestro Murata.
Cosi come piuttosto che ripetere 99 volte a memoria una coreografia, un movimento, una tecnica è meglio eseguirla una volta, capita che le cose le capiamo meglio se le sentiamo appena sotto la pelle, più vicino al cuore che non alle orecchie.
Con tutta la mia delusione e la sensazione di incapacità di poter cambiare alcune cose, mi sono trovato immerso in un mondo sempiterno, tra il 1300 ed il duemila, in cui le cose non venivano giudicate in bianco e nella scala di quanto il nero si discosta dal bianco, ma nella loro totalità della scala dei grigi.
Dire Yin e Yang ormai è abusato e banalizzato ma la delicatezza con cui il Maestro ci ha raccontato rituali e intenzioni, le percezioni differenti …è stata quasi commovente.
Pur nella mia ignoranza e fossa di pregiudizi non posso che ammirare sempre di più alcuni aspetti di questo popolo estremamente saggio e controverso. Ma credo che alla fine il loro sia solo un metodo, probabilmente molto in risonanza con il mio Io, di indicare la Via. E su questa devo cercare di camminare.
sono sereno. E comincia il giorno.
31 Maggio 2012 a 07:51
Che belle parole hai scritto
31 Maggio 2012 a 10:09
grazie Phiuma … il mio intento sarebbe di metterle in pratica il più possibile, peccato me lo dimentichi spesso ^_^
31 Maggio 2012 a 12:10
Phiuma mi piace!! :-)) p.s. anche io me ne dimentico spesso ffh
31 Maggio 2012 a 12:11
😉
31 Maggio 2012 a 09:06
Mi piace questo concetto che hai espresso, che a volte si sente meglio e prima con il cuore che non con le orecchie. Ma quanti anni hai, vecchio saggio? ;-)p
Però è vero che è un bel post anche questo, ed è come la risposta a quello precedente, una risposta di fiducia e speranza.
Ciao. 🙂
31 Maggio 2012 a 10:12
Ehehe … ne dimostro più di quelli che ho a volte temo (Miiii sono vecchio dddentro!!!)
Cosi come sulle lettere sembro una persona migliore di quello che sono 😉
Ora ti saluto che vado a fare sgambetti alle vecchiette
31 Maggio 2012 a 10:34
no, si vede che sei un adolescente imberbe ;-)p
E… una delle vecchiette, sarebbe la mia cara adorabile amica di nome Straf? Non è tanto vecchietta, è una bimba ancora in pre-pubertà. :-)p
31 Maggio 2012 a 09:26
mi piacciono molto, questi post.
mi piace il tuo modo di affrontare la vita.
31 Maggio 2012 a 10:14
Anche a me piacciono. Sono una delle espressioni delle mie catarsi (leggi bene, sarò vecchio ma non ho detto “catarri”!).
A volte scrivere aiuta, “ma che te lo dico a fare?” (cit. , vediamo chi indovina di cosa).
Un’altra è sfiancarsi nel dojo, e per fortuna è in programma stasera… dopo la lezione di Murata ho proprio bisogno di “sentire” con il corpo.
PS: scriverò presto della sua lezione sull’estetica giapponese, è stata magnifica.
31 Maggio 2012 a 12:14
anch’io sono un po’ vecchietta dentro, pazienza…
aspetto il post sull’estetica giapponese, b.
p.s. donnie brasco, caro 😉
31 Maggio 2012 a 12:14
dimmi che non hai googlato …
31 Maggio 2012 a 12:15
assolutamente no!
31 Maggio 2012 a 12:19
ti adoro …
31 Maggio 2012 a 12:21
ne sono consapevole!
ricordo di aver letto una sua intervista fatta da Roberto Saviano…che storia incredibile, b.
31 Maggio 2012 a 12:25
Si vero mi ricordo … e quando ho visto il film sulla sua storia mi chiedevo continuamente come facesse a non farsela sotto ogni momento…
31 Maggio 2012 a 12:27
me lo chiedevo anch’io.
avere continuamente il sospetto di essere seguiti da qualcuno è terribile.
qualcuno direbbe che non è vita. eppure lui l’ha vissuta.